GIOVANI DEMOCRATICI IN UE

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Dal 7 al 9 Febbario 2010, amministratori ed esponenti locali dei Giovani Democratici di Forlì hanno partecipato ai lavori del Parlamento Europeo a Strasburgo.


L'attività si è concentrata all'interno dell'istituzione nella giornata di lunedì 8 Febbraio quando era in discussione, tra gli altri, un rapporto sulla good governance fiscale di Leonardo Domenici, europarlamentare italiano.

I Giovani Democratici credono fortemente nel ruolo centrale dell'Europa sulla determinazione delle politiche dei Paesi membri.

Oggi dobbiamo essere impegnati a contrastare evanescenti fenomeni di euroscetticismo per costruire una solida unione di Stati. Una vera solidarietà ed unità di intenti tra Paesi è il solo strumento per dare a tutti la possibilità di essere protagonisti nelle sfide economiche e sociali globali.

Il viaggio era organizzato da PD e Giovani Democratici dell'Emilia - Romagna, i quali hanno dimostrato la loro sensibilità verso una formazione seria delle nuove generazioni che si occupano di politica.



Erano presenti delegazioni di GD da tutte le province,

La delegazione giovanile del PD di Forlì era composta da:



Dario Gaspari (Segretario Giovani Democratici - Consigliere di Circoscrizione 3)

Simone Pelatti (Responsabile Università Giovani Democratici)

Jennifer Ruffilli (Presidentessa della Circoscrizione 3)

Chiara Venturi (Consigliera Comunale di Predappio - Segretaria Unione Comunale Circoli PD di Predappio)

Gessica Allegni (Consigliera Provinciale)

Andrea Canali (Consigliere di Circoscrizione n°1)

1 commento:

Unknown ha detto...

Parlavo proprio qualche giorno fa con un ragazzo appartenente ai giovani federalisti europei della necessità di guardare sempre più all'Europa come a un fondamentale punto di riferimento e dell'importante ruolo che dovrebbe avere nel determinare le politiche degli Stati aderenti. Poi c'è da dire che in buona parte del continente si pone tanta attenzione alle questioni ambientali e attualmente spira un vento ben più liberale e laico rispetto all'Italia (anche perchè i partiti di centro-destra europei sono decisamente più aperti e meno retrogradi su certi temi rispetto al centro-destra italiano). Mentre l'Europa in questo senso compie passi avanti, il nostro Paese ne compie all'indietro, diventando una Nazione sempre più chiusa in sè stessa e reazionaria. Grazie anche a un partito di maggioranza(la Lega Nord) fortemente euroscettico, etnonazionalista e provincialotto.
Inoltre, come mi raccontava Simone, in Parlamento Europeo sono molto efficienti e sopratutto rispettosi e moderati nel discutere le diverse opinioni. Decisamente il contrario di quello che avviene nel Parlamento Italiano, dove ormai abbondano insulti, tentativi di rissa(come è avvenuto anche qualche giorno fa) e imbarazzanti teatrini di pessimo gusto. A livello di civiltà abbiamo ancora tanto da imparare dall'Europa.

Roberto

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